Le nostre newsletter
Il mondo di domani inizia da quello che facciamo oggi.
In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, Unicoop Firenze promuove un'iniziativa dedicata alla Costituzione italiana: dal 30 maggio al 1° giugno, in tutti i punti vendita della cooperativa, verrà distribuita una copia omaggio della carta costituzionale ai soci e clienti che potranno ritirarla alle casse. In totale verranno distribuite 250mila copie del testo costituzionale, corredato di una nota della presidente Daniela Mori. Un'occasione per riscoprire il testo fondante della Repubblica, i suoi principi fondamentali e i valori alla base della nostra società e per festeggiare la ricorrenza 2 giugno, data in cui i punti vendita di Unicoop Firenze restano chiusi, rispettando quanto stabilito dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che nel 2001 ha ripristinato la festività. L'iniziativa, partita oggi, è stata presentata questa mattina, presso lo spazio eventi del Coop.fi di Novoli, alla presenza di Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze e di Giovanni Tarli Barbieri, professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università di Firenze.
L'iniziativa ha preso ispirazione anche da quanto affermato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, in occasione di Milano Civil Week 2024, ha ribadito l’importanza della carta costituzionale italiana, anche in chiave sociale, con queste parole: «Nessuno può affermare che la Costituzione non lo riguarda. La Carta costituzionale, ha generato la nostra Repubblica democratica, ha fatto crescere l'Italia e il suo prestigio nel mondo. È una conquista e va conosciuta, amata, difesa, vissuta, ogni giorno per accogliere nuovi bisogni, per tutelare chi si trova ai margini, per avere cura dei più fragili, per affrontare le nuove sfide di convivenza e di pace. In una parola: per vivere insieme; condizione cui siamo chiamati».
Le dichiarazioni
Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze
«La nostra bella Costituzione parla un linguaggio universale e continua ad essere un faro per un’Italia più giusta e più equa. Un testo che i padri costituenti scrissero guardando al futuro, che tutela diritti e riconosce doveri, in un costante e reciproco dialogo fra cittadini e Stato, stabilendo un patto di reciproca mutualità, con l’obiettivo primario di non lasciare nessuno indietro. Per questo, nei giorni precedenti il 2 giugno, festività in cui i nostri punti vendita restano chiusi, abbiamo deciso di omaggiare i nostri soci e clienti con una copia della Costituzione, auspicandone la rilettura da parte di tutti. Questa iniziativa vede coinvolti anche i lavoratori della cooperativa, che avranno l'importante compito di distribuirla alle casse, e tutta la nostra organizzazione che è chiamata a svolgere quella funzione sociale riconosciuta proprio dall'articolo 45 della Costituzione. Ci auguriamo che sia, per tutti, un'occasione per riprendere in mano questo prezioso testo, scritto perché chiunque potesse leggere e capire la forza delle sue parole, e scritto con lungimiranza, perché i suoi principi universali potessero dare una risposta chiara anche nei tempi più oscuri e difficili».
Giovanni Tarli Barbieri, professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università di Firenze
«L'iniziativa di distribuzione della Costituzione promossa da Unicoop Firenze è davvero molto importante perché ci riporta ad alcuni fondamentali che sembrano smarriti nel nostro presente. C'è bisogno di riscoprire il nostro essere cittadini, di riscoprire una cittadinanza attiva e l'importanza del concetto di democrazia: questo lo si fa proprio partendo dalla Costituzione che mantiene una vitalità e un'attualità che niente può mettere in discussione. Tra i suoi grandi pregi la Costituzione ha quello di usare un linguaggio semplice, non è un testo da addetti ai lavori e tutti possono leggerla tranquillamente senza timori: in un'Italia dove i livelli di analfabetismo erano ancora molto alti, i costituenti pensarono e scrissero un testo accessibile a tutti. Oggi dobbiamo riprenderla in mano, conoscerla e farla vivere: è un patto che ci unisce, è un patto fondativo di diritti e di doveri al cui centro c'è la persona umana e non più lo Stato come era nel vecchio ordinamento liberale. Voglio anche ricordare che proprio oggi, esattamente 100 anni fa, il 30 maggio del 1924, Giacomo Matteotti tenne alla Camera il suo ultimo discorso nel quale espresse tanti di quei principi che ancora oggi sono i pilastri fondamentali del nostro vivere civile. Questa Costituzione ha avuto dei padri, fra i quali proprio Giacomo Matteotti, che non hanno potuto vedere la nascita del nostro testo costituzionale ma che sono stati martiri in nome degli ideali su cui poggia la nostra Costituzione. Il suo scranno resterà per sempre vuoto mentre quegli ideali devono continuare a vivere sulle nostre gambe».
Leggere la Costituzione: il contributo di giuristi e intellettuali
In occasione dell'iniziativa, Unicoop Firenze ha raccolto il contributo di alcuni giuristi e intellettuali che si sono espressi sull'attualità della nostra Costituzione, suggerendo la lettura di alcuni articoli e evidenziando l'importanza di iniziative di promozione della cultura della Costituzione, come pilastro fondante del nostro vivere civile.
Francesco Clementi, professore ordinario di diritto pubblico italiano e comparato all’Università La Sapienza di Roma
«A settantasei anni dall’entrata in vigore della Costituzione, l’idea di distribuirla gratuitamente a tutti è un’idea che apprezzo e che condivido molto perché serve a rimarcare a tutti noi quel testo che, in fondo, è l’elemento che ci tiene tutti insieme e continua ad essere lo strumento attraverso il quale il nostro Paese, dentro l’Unione Europea, manifesta la sua identità. Al tempo stesso la Costituzione è lo strumento con cui rimarcare cosa significa essere italiani alle nuove generazioni che, da pochi anni, sono entrate nel testo costituzionale, nella sua prima parte e, soprattutto, all’articolo 9. Per tutti noi, e in particolare per i più giovani, la Costituzione è fondamento, forza, linfa e valori per ricostruire quella scelta di vita che tanti, allora, per noi fecero e che noi oggi siamo chiamati a rinnovare il 2 giugno, festa dell’unità nazionale: una festa repubblicana ma, soprattutto, una festa di tutti. Una festa di un Paese che cerca di trovare, ancora una volta, nel testo della Costituzione, il futuro di un Paese migliore. Buona lettura del testo a tutti».
Carlo Fusaro, professore ordinario a riposo di Diritto pubblico comparato all’Università degli Studi di Firenze
«La nostra Costituzione è costituita di tre parti: i principi fondamentali, i diritti e doveri dei cittadini e la parte organizzativa. A un lettore non pratico di testi giuridici suggerirei di leggere i primi tre articoli che esprimono alcuni valori fondamentali e inderogabili: il principio democratico, quello della sovranità popolare, i diritti inviolabili dell'uomo, il principio di uguaglianza che dà il compito, alle istituzioni ma anche ai cittadini, di rimuovere quegli ostacoli che impediscono ad alcune persone di affermare il proprio sviluppo e la propria personalità. Questi tre articoli costruiscono una visione complessiva sul nostro vivere civile, perché includono anche gli obblighi di solidarietà e il riferimento ai doveri, come naturale contropartita ai diritti. Un'iniziativa di distribuzione come quella promossa da Unicoop Firenze sarà un'opportunità in più per tanti, per riprendere in mano la nostra bella Costituzione e leggerla, cogliendone la sua attualità e la forza permanente, anzi direi eterna, dei suoi principi, ma anche per far capire che, in altre parti, la nostra Costituzione ha bisogno di manutenzione, di essere cioè attualizzata, in particolare per quanto riguarda la parte organizzativa, dall'articolo 55 in poi. Del resto, proprio la nostra Costituzione, all'articolo 45, chiama in causa la cooperazione di cui riconosce la funzione sociale da realizzare rendendo sempre più partecipi delle scelte i soci consumatori, così da mantenere netta la distinzione fra la Coop come grande supermercato e tutte le altre imprese del settore. Non sempre è facile ma un'azione come questa, di distribuzione della Costituzione, può essere un contributo per marcare questa differenza».
Luciano Canfora, professore emerito dell'Università di Bari
«Rileggere la nostra Costituzione è importante, per consolidare quei principi democratici che essa esprime. Intanto andrebbe spiegata, articolo per articolo, in tutte le scuole dove c'era, e c'è tutt'ora, una disciplina chiamata, appunto, educazione civica. Per darle ancora più forza, questa disciplina andrebbe integrata nell'insegnamento della storia che si studia in tutte le scuole. Riprendere in mano la carta costituzionale e rileggerla è una cosa che tutti dovrebbero fare, oggi più che mai che la Costituzione, come ordinamento, è a rischio. La proposta di riforma, in direzione del premierato, scardina gli equilibri attuali: crea un'altra Costituzione senza apertamente abbattere questa ma svuotandola e trasformandola. La storia ci dimostra che la democrazia rischia sempre, in alcune parti del mondo in particolare, ma anche nel nostro Paese: democratico non è un sistema costituzionale, è piuttosto un rapporto di forze. Quanto contano o non contano le persone non possidenti, questo è la democrazia, come diceva già Aristotele. L'emancipazione, che vuole dire democrazia e libertà insieme, è molto faticosa e rimessa in discussione continuamente. Questa è la storia di un concetto che non avrà mai fine e che riguarda davvero tutti noi».
Elisabetta Catelani, docente di Diritto costituzionale all’Università di Pisa
«I nostri costituenti non sono stati soltanto previdenti, ma lungimiranti, perché dopo più di 75 anni dall’approvazione della nostra Carta costituzionale la maggior parte delle norme sono non soltanto attuali, ma hanno avuto la capacità di adattarsi alle inevitabili trasformazioni che nel corso del tempo si sono realizzate. Tra le tante norme, penso all’articolo 21 dove si riconosce la libertà di manifestazione del pensiero con “qualunque mezzo di diffusione”. Una norma che ha consentito di adattarsi alle tante trasformazioni tecnologiche nei mezzi di comunicazione e che fra l’altro consente oggi di comprendere nella tutela anche le comunicazioni tramite cellulare, e-mail, piattaforme social, cioè tutti gli strumenti di comunicazione che usiamo oggi. Voglio citare anche l’articolo 37 della Costituzione, che tutela il lavoro della donna, perché si fa riferimento al riconoscimento della possibilità da parte della donna di svolgere il proprio lavoro, con parità di retribuzione rispetto all’uomo, anche tenendo conto della sua “essenziale funzione familiare”. Una norma che potrebbe oggi apparire non più rispondente alla situazione attuale, e anche durante i lavori in Assemblea costituente si dubitò in parte del suo contenuto con riguardo alla “funzione familiare”. A tutt’oggi, la disparità di retribuzione fra uomini e donne è un dato, purtroppo, esistente e quindi la norma costituzionale ha ancora spazio per produrre i suoi effetti».
Roberto Zaccaria, costituzionalista ed ex presidente Rai
«Trovo che questa iniziativa di distribuzione, promossa da Unicoop Firenze, sia davvero molto motivante perché porta la Costituzione nelle mani e nelle case di tante persone, proprio nei giorni in cui si celebra la festa della nostra Repubblica. È importante che chi la consegna la senta come qualcosa di suo, come se fosse un dono prezioso che affida a un amico. La Costituzione è così preziosa che va maneggiata con cura: la cura significa conoscerla, leggerla, tenerla sul tavolo dove si lavora o in casa e regalarla a qualcuno che ci è caro. A un lettore non pratico di testi giuridici suggerirei di leggerla inquadrando i suoi tre momenti fondamentali: la prima parte, dei diritti fondamentali, e le premesse che sono nei primi tre articoli; la parte che riguarda la forma di governo e la parte finale che riguarda le garanzie. Se queste tre parti stanno insieme, la Costituzione sta in equilibrio come un tavolo a tre gambe: senza una di queste, la Costituzione perde il suo equilibrio e cade».